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Trucchi Malsani dei Costruttori per Guadagnare su Materiali e Manodopera

Trucchi Malsani dei Costruttori per Guadagnare su Materiali e Manodopera

Nel settore delle costruzioni edili e ristrutturazioni, alcuni imprenditori adottano pratiche ingannevoli per ridurre i costi di costruzione, a discapito della qualità e della sicurezza delle opere realizzate e, naturalmente, per trarre il maggior profitto dalle vendite delle opere.

Se da un lato molte aziende operano con integrità e professionalità, dall’altro ci sono casi in cui i costruttori adottano metodi poco trasparenti per aumentare i profitti, riducendo la qualità dei materiali e il numero di ore di lavoro qualificate.

Vedremo ora alcune delle tecniche più comuni e subdole utilizzate da alcuni costruttori per risparmiare sui materiali e sulla manodopera, creando potenziali rischi per i futuri proprietari e utilizzatori degli edifici.

1. Materiali di Bassa Qualità o Contraffatti

Uno dei trucchi più frequenti adottati dai costruttori senza scrupoli riguarda l’utilizzo di materiali di qualità inferiore rispetto a quelli promessi o previsti dai progetti. Ecco come avviene:

  • Sostituzione di materiali: I materiali da costruzione più economici possono sembrare simili a quelli di alta qualità, ma spesso non rispettano gli standard di sicurezza. Ad esempio, l’uso di cemento di bassa qualità o mattoni non conformi alle normative può indebolire l’integrità strutturale dell’edificio.
  • Falsificazione dei marchi: In alcuni casi, i costruttori acquistano materiali contraffatti, spacciandoli per prodotti certificati. Questo è particolarmente comune nei sistemi idraulici, elettrici o nelle finiture, dove marchi di qualità sono fondamentali per garantire la sicurezza.
  • Diluizione di miscele: Invece di rispettare le proporzioni raccomandate per miscele di calcestruzzo o malta, alcuni costruttori aggiungono più acqua o altri riempitivi per ridurre la quantità di materiale costoso, compromettendo la robustezza della struttura.

2. Manodopera Non Qualificata

Un altro metodo comune per ridurre i costi è l’impiego di manodopera non qualificata o non adeguatamente formata. Questo può portare a gravi errori costruttivi e a rischi per la sicurezza:

  • Sostituzione di professionisti con lavoratori inesperti: Invece di assumere carpentieri, muratori o elettricisti qualificati, alcuni costruttori impiegano manodopera generica o inesperta per risparmiare sui costi salariali. Ciò può comportare errori nella realizzazione degli impianti, nella posa di materiali e nella costruzione della struttura portante.
  • Elusione dei controlli: La mancanza di supervisione adeguata da parte di ingegneri o architetti durante i lavori è un’altra pratica malsana. I costruttori potrebbero evitare le ispezioni necessarie, sperando di evitare correzioni costose. Tuttavia, questo compromette la sicurezza e la durata del progetto.

3. Tagli sui Controlli di Qualità e Sicurezza

Un’altra pratica comune è la riduzione dei controlli di qualità e sicurezza previsti dalle normative. In molti casi, i costruttori aggirano le ispezioni o le falsificano per risparmiare tempo e denaro.

  • Omissione di test strutturali: Alcuni costruttori evitano di effettuare test strutturali essenziali, come quelli di compressione per il calcestruzzo, che garantiscono che i materiali utilizzati siano conformi alle specifiche progettuali.
  • Mancato rispetto delle normative antisismiche: In Italia, le norme antisismiche sono fondamentali per garantire la sicurezza degli edifici, specialmente nelle zone ad alto rischio. Tuttavia, alcuni costruttori scelgono di non rispettare questi standard per risparmiare sui costi di rinforzo strutturale.
  • Rimozione dei controlli antincendio: Un’altra area in cui alcuni costruttori cercano di tagliare i costi riguarda i sistemi di prevenzione antincendio, omettendo materiali ignifughi o impianti di sicurezza come estintori o uscite di emergenza.

4. Riduzione delle Fondamenta

Le fondamenta sono uno degli elementi più cruciali di qualsiasi edificio, poiché garantiscono la stabilità della struttura. Alcuni costruttori, però, scelgono di ridurre la quantità o la qualità dei materiali impiegati nelle fondamenta per risparmiare, con conseguenze potenzialmente devastanti.

  • Scarsa profondità delle fondamenta: Le fondamenta dovrebbero essere progettate in base al tipo di terreno e alle dimensioni dell’edificio. Tuttavia, alcuni costruttori risparmiano realizzando fondamenta meno profonde del necessario, compromettendo la stabilità dell’intera struttura.
  • Mancato uso di armature adeguate: Le barre d’acciaio utilizzate per rinforzare le fondamenta possono essere sottodimensionate o in quantità inferiore rispetto a quanto prescritto. Questo compromette seriamente la resistenza della costruzione a lungo termine, soprattutto in caso di sollecitazioni straordinarie come terremoti o cedimenti del terreno.

5. Riduzione dei Tempi di Costruzione

Ridurre il tempo di costruzione è un modo rapido per abbassare i costi della manodopera, ma può compromettere seriamente la qualità dell’opera:

  • Accelerazione dei tempi di asciugatura: Cemento e malte devono asciugare completamente per garantire la robustezza della struttura. Tuttavia, alcuni costruttori cercano di accelerare questi tempi utilizzando additivi o non rispettando i tempi di posa raccomandati, il che può portare a crepe o cedimenti prematuri.
  • Omissione di fasi essenziali: Alcuni costruttori saltano fasi critiche della costruzione, come la posa di strati impermeabilizzanti o l’installazione di barriere termiche e acustiche, per velocizzare i lavori e ridurre i costi.

6. Uso di Subappaltatori a Basso Costo

Per risparmiare ulteriormente sui costi della manodopera, molti costruttori subappaltano lavori specifici a imprese esterne, che offrono prezzi inferiori ma non sempre garantiscono un livello adeguato di qualità.

  • Subappalto a ditte non qualificate: I subappaltatori a basso costo spesso non rispettano gli standard di qualità richiesti, e ciò può riflettersi in lavori eseguiti in modo scadente, che richiedono riparazioni costose nel lungo termine.
  • Mancanza di coordinamento: Il coordinamento tra i diversi subappaltatori è essenziale per garantire la corretta esecuzione dei lavori. Tuttavia, quando i costruttori subappaltano in modo disorganizzato, possono verificarsi errori che compromettono l’integrità dell’edificio, come installazioni sbagliate di impianti elettrici o idraulici.

7. Utilizzo di Prodotti Non Certificati o Scaduti

Un’altra pratica rischiosa è l’uso di materiali o prodotti non certificati o addirittura scaduti, acquistati a basso costo sul mercato:

  • Materiali scaduti: L’uso di prodotti chimici come sigillanti, colle o vernici che hanno superato la data di scadenza può compromettere la loro efficacia. Ad esempio, una vernice ignifuga scaduta non garantisce più la protezione dal fuoco prevista.
  • Prodotti non conformi: Alcuni materiali potrebbero non essere stati sottoposti a certificazioni ufficiali o potrebbero non rispettare le normative di sicurezza. Questo è particolarmente pericoloso nel caso di impianti elettrici o di isolamento termico, che richiedono specifiche conformità alle norme europee.

8. False Dichiarazioni nei Capitolati

Una pratica molto diffusa è quella di dichiarare nei capitolati materiali e lavorazioni di alta qualità, ma di fatto utilizzare materiali inferiori durante la costruzione:

  • Sostituzione di materiali specificati: Nei contratti di appalto, spesso vengono indicati materiali di qualità, ma durante la realizzazione dell’opera il costruttore può optare per alternative più economiche senza informare il committente. Ad esempio, un pavimento in legno pregiato può essere sostituito da laminato economico, compromettendo l’estetica e la durata dell’edificio.
  • Riduzione delle quantità: Nei capitolati possono essere indicate quantità di materiali superiori a quelle effettivamente utilizzate in cantiere. Questo consente ai costruttori di risparmiare sui costi dei materiali, ma compromette l’efficacia del progetto, specialmente in ambiti come l’isolamento termico o acustico.

9. Assenza di Manutenzione Preventiva

Una volta terminata la costruzione, alcuni costruttori cercano di evitare il rispetto degli obblighi di manutenzione previsti dal contratto o dalle normative:

  • Manutenzione non effettuata: Anche dopo la consegna dell’edificio, i costruttori sono tenuti a garantire una manutenzione iniziale. Tuttavia, in alcuni casi, i lavori di manutenzione vengono omessi o posticipati, lasciando i futuri proprietari a gestire problemi strutturali e impiantistici non previsti.

10. Frode nei Bonus Edilizi

Con l’introduzione dei bonus edilizi per la riqualificazione energetica o antisismica, alcuni costruttori hanno approfittato delle agevolazioni fiscali per aumentare i profitti in modo illecito:

  • Falsificazione dei documenti: Alcuni imprenditori presentano documentazioni false o gonfiate per ottenere finanziamenti maggiori rispetto ai lavori effettivamente eseguiti, sfruttando incentivi pubblici senza apportare reali benefici agli edifici.
  • Lavori non eseguiti correttamente: Nei progetti di riqualificazione energetica, come l’installazione di pannelli solari o la coibentazione, alcuni lavori vengono eseguiti superficialmente o non rispettano gli standard richiesti, vanificando l’efficacia degli interventi.

Le pratiche scorrette adottate da alcuni costruttori per risparmiare sui materiali e sulla manodopera possono avere conseguenze devastanti per la sicurezza, la durata e la qualità degli edifici.

La riduzione dei costi a scapito degli standard normativi e della qualità mette a rischio non solo gli investimenti, ma soprattutto la sicurezza delle persone.

Per evitare di incorrere in queste situazioni, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati e monitorare attentamente l’andamento dei lavori, assicurandosi che i materiali e le tecniche utilizzate siano conformi agli standard previsti.

A chi rivolgersi quando capiamo che il costruttore svolge attività illecite?

Quando ci si accorge che un costruttore sta adottando pratiche illecite, come l’uso di materiali di scarsa qualità, il mancato rispetto delle norme di sicurezza o la mancanza di supervisione adeguata, è fondamentale agire tempestivamente per tutelare i propri diritti e garantire la sicurezza dell’edificio in costruzione.

Sebbene scoprire tali attività possa essere scoraggiante, ci sono diversi enti e professionisti a cui rivolgersi per ottenere assistenza e protezione.

Ecco una panoramica su chi contattare e quali passi intraprendere quando si sospettano attività illecite nel settore delle costruzioni.

1. Avvocato specializzato in diritto edilizio

Il primo passo consigliato è rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto edilizio o immobiliare. Un professionista legale può fornire una consulenza dettagliata sulle violazioni contrattuali e sugli strumenti legali disponibili per affrontare il costruttore. Gli avvocati possono aiutare a redigere una lettera formale di diffida, che sollecita il costruttore a porre rimedio alle irregolarità. Se il problema persiste, l’avvocato può assistere il cliente nel prendere provvedimenti legali, come:

  • Richiesta di risarcimento danni: In caso di danni economici derivanti dalle pratiche illecite, l’avvocato può avviare un’azione legale per ottenere un risarcimento.
  • Richiesta di sospensione dei lavori: Se i problemi riguardano questioni di sicurezza, l’avvocato può richiedere la sospensione temporanea dei lavori, in attesa di una revisione da parte delle autorità competenti.

2. Consulente tecnico di parte (CTP)

Il consulente tecnico di parte (CTP), spesso un ingegnere o un architetto, è un altro professionista a cui rivolgersi per valutare la situazione. Il CTP può eseguire una perizia tecnica indipendente sull’opera in corso, rilevando eventuali violazioni delle normative edilizie o problemi strutturali legati all’uso di materiali scadenti o alla mancanza di conformità. Una perizia tecnica può essere utilizzata in sede legale per dimostrare le irregolarità e fornire prove concrete a sostegno di un eventuale contenzioso.

3. Ordine professionale degli ingegneri o architetti

Se le irregolarità coinvolgono professionisti iscritti a un ordine professionale, come ingegneri o architetti che lavorano come direttori dei lavori o responsabili della sicurezza, è possibile segnalare le loro azioni all’ordine professionale di appartenenza. Gli ordini professionali hanno il compito di vigilare sul comportamento etico dei propri membri e possono avviare procedimenti disciplinari contro coloro che non rispettano le normative. La segnalazione all’ordine può portare a sanzioni o alla sospensione del professionista responsabile, oltre a rafforzare le basi per un’azione legale.

4. Ufficio Tecnico del Comune

Il Comune in cui si trova il cantiere può essere un punto di riferimento fondamentale. L’Ufficio Tecnico Comunale è l’ente responsabile della verifica del rispetto delle normative edilizie e urbanistiche sul territorio. Se si sospettano violazioni gravi, è possibile fare una segnalazione presso questo ufficio, che potrebbe eseguire un sopralluogo o richiedere una verifica tecnica dei lavori in corso.

In alcuni casi, il Comune può ordinare la sospensione dei lavori fino a quando non vengono sanate le irregolarità, soprattutto se riguardano la sicurezza strutturale o violazioni dei piani urbanistici locali.

5. Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza

Se si sospetta che il costruttore stia commettendo frodi fiscali o abusi legati all’utilizzo di bonus edilizi, come il Superbonus o l’Ecobonus, è possibile segnalare l’attività sospetta all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza. Le frodi fiscali, come la presentazione di documenti falsi o l’ottenimento illecito di incentivi, sono gravi reati che possono comportare pesanti sanzioni per il costruttore. Le autorità finanziarie hanno il potere di avviare indagini approfondite per verificare eventuali abusi.

6. Sportello del Consumatore o Associazioni di categoria

Le associazioni di consumatori, come il Codacons o Federconsumatori, offrono supporto a chi si trova coinvolto in dispute con costruttori. Queste organizzazioni possono fornire assistenza legale gratuita o a basso costo e rappresentare i diritti dei clienti nelle trattative con il costruttore o in tribunale. Molte di queste associazioni hanno anche sportelli specifici per il settore edilizio, dove è possibile ricevere consulenza su come affrontare le violazioni contrattuali o i comportamenti illeciti.

7. Denuncia alle Autorità Competenti (Procura della Repubblica)

Se le irregolarità del costruttore comportano gravi rischi per la sicurezza o configurano veri e propri reati, è possibile presentare una denuncia penale alla Procura della Repubblica. In caso di frodi, uso di materiali pericolosi o violazioni che mettono in pericolo la vita delle persone, la Procura può avviare un’indagine e, se necessario, perseguire penalmente i responsabili. Questo passo è particolarmente importante nei casi in cui le irregolarità edilizie possano causare danni gravi o mettono a rischio la sicurezza pubblica.


Quando ci si trova di fronte a comportamenti illeciti da parte di un costruttore, è fondamentale agire rapidamente e rivolgersi ai giusti professionisti ed enti per tutelare i propri diritti.

Ogni situazione può richiedere l’intervento di avvocati, consulenti tecnici, ordini professionali, enti locali e persino autorità fiscali o penali.

La chiave è non ignorare le irregolarità e fare affidamento su esperti che possano guidare il processo verso una risoluzione, proteggendo così sia la qualità dell’opera che la sicurezza delle persone coinvolte.