Manutenzione professionale delle fughe in pavimentazione ceramica
Con il passare del tempo il giunto cementizio può perdere tono cromatico, macchiarsi per assorbimento di sostanze organiche o mostrare micro-fessurazioni dovute a ritiro, vibrazioni del supporto o assenza di giunti di dilatazione correttamente dimensionati.
Prima di intervenire è necessario diagnosticare la causa (efflorescenze saline, muffe, grassi, cedimenti strutturali), perché ciascun difetto richiede un protocollo diverso.
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Pulizia chimica mirata
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Per incrostazioni calcaree o residui cementizi si impiegano detergenti a base di acido fosforico tamponato o solfammico con pH 1-2, già formulati per uso edilizio; concentrazioni superiori al 10 % v/v sono sconsigliate in ambiente residenziale. Applicare solo dopo 7 giorni dall’ultima stuccatura e a temperature comprese fra 10 °C e 25 °C.
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Per unto, cere o biofilm organici è preferibile un alcalino (pH > 10) o un tensioattivo neutro seguito da risciacquo a pH neutro: l’acido, da solo, non rimuove grassi né agenti filmogeni.
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Procedura operativa
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Protezione DPI: guanti in nitrile, occhiali con protezione laterale, respiratore FFP2 in locali poco aerati.
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Pre-bagnare il giunto: riduce la penetrazione dell’acido e uniforma la reazione.
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Stendere il detergente con spazzola in nylon a setola rigida, lavorare per max 2–3 minuti per area di 1 m², poi emulsionare meccanicamente.
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Neutralizzare con soluzione alcalina leggera (es. bicarbonato 20 g/L), aspirare con wet-vac e risciacquare due volte con acqua demineralizzata.
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Ripristino meccanico
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Grout cracking: rimuovere meccanicamente il giunto danneggiato con utensile oscillante munito di lama diamantata (profondità ≥ 2/3 dello spessore).
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Applicare nuovo stucco CG2 WA o, in ambienti chimicamente aggressivi, epossidico RG; sigillare perimetralmente con silicone neutro a modulo elevato.
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Protezione preventiva
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Dopo 72 h, applicare idro-olio repellente a penetrazione (sealer silossanico) con assorbimento < 1 % in peso: limita la ridiffusione di macchie e consente piani di manutenzione ordinaria con detergenti a pH 7–9.
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Controllare annualmente l’integrità dei giunti elastici e la curva termica degli impianti radianti, perché shock > 5 K/h sollecitano il microstrato cementizio.
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Seguendo questi protocolli in accordo a UNI 11493-3 e ANSI A108.10 si estende la vita utile del giunto oltre i 15 anni, mantenendo l’estetica originaria della pavimentazione.